venerdì 20 aprile 2012

Che VitaBeata!

Certo questi giorni andare in giro per Milano, tra Salone e FuoriSalone, è tutto uno sgambettare, correre, incontrare gente strana, vedere un sacco di persone piene di buste e cataloghi etc etc etc. Prese da questa frenesia ci siamo "placate" quando abbiamo incrociato VitaBeata ... e già con un nome così, del resto, come fai? Poi entri e trovi tutte le marche che (ci) piacciono tra giochi e vestitini e anche una saletta da adibire a spazio mamme, spazio gioco... Visto che poi organizzano anche incontri tra personaggi del mondo dei giochi e bimbi, tornei vari, allora se vi va, passate e ci fate sapere com'è! (noi continuiamo a correre...!)
Vitabeata - Milano Via California, 24. tel 02 466640 

lunedì 16 aprile 2012

Un'altra città è possibile.


Ieri l’assessore milanese alla Sicurezza e Coesione Sociale Marco Granelli ha iniziato a prendere in esame la questione dello sfruttamento, dei lavavetri e dell'elemosina chiesta ai semafori attraverso il lavoro di censimento e mappatura di uno gruppo speciale di vigili urbani. Ed è subito pagine di giornale che guardano alle sue dichiarazioni cercando di capire se siano più a destra o più a sinistra di quelle di altri ex assessori, il mondo del no profit si interroga, titoli come "è pugno duro", etc etc. Bé come associazione che lavora a sostegno del benessere dei minori, prendiamo spunto per riproporre un piccolo estratto da un lavoro di un paio d'anni fa di una onlus di amici e operatori e colleghi, dove si ricorda che - al di là di pensieri, filosofie e schieramenti politici -, non è normale che ci siano oggi a Milano e in generale nel mondo, dei minorenni o dei disabili che vivono quotidianità impensabili per qualsiasi altra persona, sotto gli occhi di tutti.   
Da Un'altra città è possibile, Geordie Onlus:
[...] La mendicità, per fare un esempio, finisce con l'essere tollerata se è praticata da un minore Rom o Sinto mentre diventa inaccettabile e da condannare se a esercitarla sono bambini italiani. In quest‘ultimo caso, trattandosi di un minore italiano, l‘attivazione dei Servizi Sociali sarebbe immediata e si avvierebbero tutte le misure necessarie a protezione di quel minore ed eventualmente a supporto o punizione della famiglia.
Ovviamente questa situazione determina un chiaro abbassamento nel livello di protezione dei minori Rom e Sinti, una pericolosa deriva del trattamento diseguale e lontano dai diritti dell‘infanzia, una deresponsabilizzazione delle famiglie e un alibi per le istituzioni nell'impegno ad attuare concrete e reali politiche di inclusione sociale che mettano al primo posto i diritti dell‘uomo e dei minori, valori fondamentali di civiltà e non la semplice e spesso molto dispendiosa gestione dell'emergenza.
L'approccio alle problematiche dei minori Rom e Sinti in Italia è stato quello di pensare a loro come fossero diversi, abbassando conseguentemente la soglia dei diritti e dei doveri, per cui come è stato normale lasciarli vivere in luoghi disumani, in cui non faresti vivere nemmeno un cane - e noi abbiamo permesso che dei bambini nascessero, crescessero e spesso morissero in queste situazioni e l‟abbiamo potuto fare perché abbiamo pensato a loro come se fossero dei sub umani - allo stesso modo abbiamo tollerato che si sposassero tra consanguinei, tra minorenni, o arrestassero padre e madre e un bambino fosse lasciato al campo da solo.[...]

martedì 3 aprile 2012

Pensare e partecipare: creiamo insieme lo SpazioMitades?


Ebbene sì, stiamo cercando di fare un asilo, anzi più precisamente un centro di prima infanzia che significa un servizio per bambini da 3 a 36 mesi aperto le mattine e con attività anche per i più grandi il pomeriggio. Come molti di voi sapranno è un progetto a cui stiamo lavorando da un po’ e che si sta per concretizzare! Proprio perché stiamo cercando di pensare ad un posto che sia il più piacevole possibile per i bambini, ci piacerebbe che foste voi – mamme, papà, bimbi e tate e nonni – a darci suggerimenti e stimoli! Avendo scelto di essere una associazione, lo spazio Mitades è anche vostro e vuole tener conto in particolare di quelle che sono le necessità e i desideri dei bambini. Ecco allora che vi proponiamo di trovare dei momenti in cui fare dei focus group con i vostri piccoli (dai 2 anni in su) e, se vi va, rivolgere loro queste domande e di inviarci a mitades@mitades.it le risposte:
Cosa ti piacerebbe ci fosse in un asilo per bambini piccoli piccoli?
- Come ti immagini un posto per bambini grandi come te?
- Quali attività ti piacerebbe fare con Mitades?
Ovviamente anche voi, mamme e papà, operatori, insegnanti e zii, siete comunque invitati a inviarci feedback e suggerimenti! A presto con le chiacchiere dal vivo!