domenica 12 giugno 2011

Cosa c'entrano lavoro e infanzia?

Art.36_Il minore ha il diritto di essere protetto da qualsiasi forma di sfruttamento.
Sembra così banale, ma insomma… non lo è. E oggi, nella giornata contro il lavoro minorile, questo articolo della Convenzione sui Diritti dell’Infanzia e dell’Adolescenza, è importante ricordarci che, al di là di buoni principi, convenzioni e diritti, in Italia sono ancora tanti i bambini che sono costretti a lavorare, chiedere l’elemosina, prostituirsi. Essere costretti: già è una locuzione che non dovrebbe avere nulla a che fare con il mondo dell’infanzia, fatto di tempo di istruzione, gioco e riposo. Eppure, nell’Italia del 2011 sono tante ancora le situazioni di sfruttamento: forse – oggi più di ieri – queste situazioni riguardano tanti bambini di nazionalità straniera. I dati dell’ILO (International Labour Organisation) parlano di 200mln di minori sfruttati in tutto il mondo. Purtroppo in Italia non ci sono dati aggiornati… gli ultimi sono di quasi 10 anni fa e comunque parlavano di 500 mila minori sfruttati: non proprio pochi, insomma. Eppure sembra che non ce ne dobbiamo preoccupare: ma in realtà, soprattutto tra i minori stranieri e i minori appartenenti a minoranze (rom, sinti, etc). E in qualche modo a noi sembra doveroso dover tenere alta questa soglia di attenzione e ,ad esempio, capire quali gli strumenti per poter denunciare, informare, agire… perché di bambini che chiedono l’elemosina, si prostituiscono, o lavorano – se ci pensiamo bene – ne incontriamo in tutte le nostre città, quotidianamente.

2 commenti:

mazza ha detto...

penso che sia importante alzare il livello di attenzione su questo aspetto. Cara Mitades aggiungo un riflessione su quali possono essere i punti di contatto tra infanzia e lavoro... c'è bisogno di lavoro nel mondo dell'infazia... di investire su chi si occupa di infanzia, su coloro che hanno deciso di dedicare la propria vita, la propria energia al modo dei piccoli, per sostenerli, aiutarli, orientarli... c'è bisogno di professionalità accanto alle famiglie che hanno l'arduo compito di educare e proteggere i propri bimbi, giovani, ragazzi... in questo senso sarebbe bello che infazia e lavoro fossero più connessi... ciao

Anonimo ha detto...

Lavoro e infanzia non hanno niente a che vedere tra loro, ma davvero condivido l'opinione che SI' si debba lavorare tanto e investire sull'educazione dei piccoli.
Credo nel lavoro di prevenzione, nella formazione delle generazioni future, nel supporto alla crescita della persona in generale ed in particolare durante i primi anni di vita che sono così tanto importanti. L'infanzia comprende anni in cui è possibile lasciare un segno, un imprinting...e che sia positivo è un dovere di tutti noi adulti!