Quando penso a Lucio Dalla penso
ai dischi che mia zia metteva facendomi ballare in garage, d’estate e penso al
primo concerto che ho visto in vita mia, alle canzoni cantante in macchina e
alle tante cassettine che lo ritraevano con quel cappello strano e quegli
occhiali tondi. Tutti noi abbiamo una sua canzone che ha accompagnato dei pezzi della nostra vita...Tra i tanti testi, in questo inizio marzo, non
potevamo non citare 4 marzo 1943. Non solo perchè è una poesia, non solo perchè è stato il suo biglietto da visita per il mondo...ma, come Mitades, la ricordiamo perché è una canzone che parla di
una donna e parla di amore verso uno sconosciuto e verso il suo bimbo: una
ragazza che si scopre madre e donna nel giro di pochi mesi. Da sempre, tutte le
volte che incrocio ragazze madri nella quotidianità e nel lavoro, canticchio
tra me e me …e benché non sapesse il nome e neppure il paese, m’aspettò come un
dono d’amore fino dal primo mese.
Grazie Lucio: hai saputo guardare al mondo delle donne e all'amore con degli occhi diversi...
1 commento:
L'amore silenziosa dei pesci che ci aspettano nel mare, l'amore di chi ti ama e non ti vuol lasciar
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